Gli orologi solari tascabili in uso presso gli antichi romani, delle dimensioni di una moneta, erano costruiti in gran parte per soddisfare una richiesta di manifestazione di lusso (status symbol) più che per una vera esigenza di sapere l’ora. Ciònonostante si tratta di oggetti che sono molto interessanti anche da un punto di vista tecnico. Gli orologi tascabili come quello commentato da Padre Angelo Secchi (un grande astrofisico,il fondatore della spettroscopia) erano orologi d’altezza.
Il parco gnomonico di Ajello del Friuli, UD (Il Paese delle Meridiane), con il contributo dell’Associazione Donatori di Sangue del Friuli, ha voluto accogliere, con scopo divulgativo-didascalico, un modello in scala molto più grande di un orologio solare portatile romano .
Il funzionamento: si sistema l’asta ruotante incernierata nella parte alta fino a farla coincidere con la linea della stagione corrente (interpolando si può ottenere la posizione esatta per il giorno dell’anno corrente). Poi si ruota la pesante apparecchiatura che scorre delicatamente, nonostante il peso, esattamente verso il Sole: così si fa penetrare il raggio solare per il foro predisposto. La macchia solare si forma allora esattamente laddove è segnata l’ora esatta (è l’ora solare: da correggere per Equazione del Tempo e Equazione del Fuso ); nel periodo dell’ora legale aggiungere 1 ora.
La forma della complessa apparecchiatura ricorda una goccia di sangue.