“Non ho meccanismi, non ho batteria,
auguro l’ora più serena che ci sia”
Curiosità e un senso di sottile eccitazione intellettuale sono i sentimenti che suscita un orologio solare nell’uomo moderno; ma più che un ritorno, improbabile, a metodi di misura del tempo caduti in disuso anche se “antenati” di quelli moderni, viene apprezzato un sensibile avvicinamento e integrazione con la natura che ci circonda e le sue regole: esse non vengono più viste come “ostili” e “matematiche” ma, soprattutto se proposte in un contesto gradevole e magari giocoso, come forme geometriche da accettare con umiltà e curiosità, senza preconcetti.
Meridiana a ore astronomiche con mezzodì del fuso; l’equazione del tempo si legge in capo alle linee diurne tracciate ogni 10 giorni circa (valutazione per interpolazione del TMEC – l’ora dei nostri orologi)
A destra le declinazioni decrescenti, a sinistra quelle crescenti.
Giovanni Meroi abilmente ha interpretato gli spunti paesaggistici del posto: il monte Pelmo, la chiesetta di S.Lorenzo, il soggiorno invernale degli ovini.
Questi i sentimenti che hanno accompagnato il consenso dei condomini prima, durante e dopo i lavori di esecuzione.
Seguendo i lavori con questo atteggiamento nei confronti della novità i condomini si sono resi protagonisti essi stessi dell’evento.