Il sito, soprelevato sul mare per un singolare effetto di erosione quasi verticale, si riconosce, con immediatezza, come quello che consentiva l’accensione di una “pira” per la facilità dei naviganti, utilizzo che si ritrova, probabilmente, nello stesso nome della città.
Il Duomo di S. Giorgio, testimone nei secoli della vita quotidiana della cittadina istriana domina, oltre che sul mare anche sulla bellissima e centrale piazza Tartini, noto musicista del ‘700.
Non e’ escluso che durante i lavori del 1882 eseguiti dall’ingegnere triestino, di famiglia ticinese, Giovanni Righetti, venisse disegnata questa meridiana, sicuramente funzionale alla sincronizzazione dell’orologio meccanico (*).
Il tracciato, scomparso sul riquadro nel lungo periodo di disuso, non ha presentato problemi nel ricalcolo data la lunghezza dello stilo perfettamente conservato: il riquadro, cosi dimensionato, poteva accogliere nient’altro che le linee orarie senza alcun riferimento a linee di declinazione.
Un’esperienza estremamente suggestiva per lo gnomonista sia per la posizione dominante sulla cittadina e sulla costa istriana ma anche per il contatto con lo spirito genuinamente evangelico di Oce Bojan, il parroco generosamente dedito ad una comunità di disabili.
(*)L’orologio meccanico ha una sua storia autonoma: risale al 1802 rinnovato nel 1887.
Ora solare vera locale; orientamento debolmente occidentale; linee orarie